Il NAD+ nel COVID-19 e nelle infezioni virali

Minyan Zheng, Michael B. Schultz, and David A. Sinclair

Pubblicato il 10 Febbraio, 2022 in Opinion - Trends in Immunology - Volume 43, issue 4, P283-295, April 01, 2022
DOI:https://doi.org/10.1016/j.it.2022.02.001

Argomento trattato in questo articolo:
Il NAD+, sempre più emergente come regolatore delle risposte immunitarie durante le infezioni virali, può essere un obiettivo terapeutico promettente per il trattamento del COVID-19.
In questo parere, suggeriamo che gli interventi che aumentano i livelli di NAD+ potrebbero promuovere la difesa antivirale e sopprimere l'infiammazione incontrollata. Discutiamo l'associazione tra basse concentrazioni di NAD+ e fattori di rischio per esiti insoddisfacenti nel trattamento del Covid-19, tra cui età avanzata e comorbidità comuni.
Meccanicisticamente, delineiamo come le infezioni virali possono ulteriormente esaurire il NAD+ e i suoi ruoli nella difesa antivirale e nell'infiammazione. [...] Infine, esploriamo alcuni attuali approcci in ambito clinico tendenti a somministrare maggiori concentrazioni di NAD+ al fine di aumentare presumibilmente le risposte antivirali riducendo l'iperinfiammazione. (grassetto aggiunto)

Alcuni estratti di questo articolo [tradotti dall’inglese]:

  • …NAD+ può esercitare effetti sia antivirali che antinfiammatori nei topi e negli esseri umani, che potrebbero essere utili nel trattamento delle infezioni da Coronavirus 2019 (COVID-19).” (grassetto aggiunto)
  • “Rispetto agli individui sani, le concentrazioni di NAD+ nei tessuti e negli organi sono più basse negli individui più anziani e nei pazienti con malattie associate ai sintomi più gravi del COVID-19, tra cui diabete e malattie cardiovascolari".
  • “Le infezioni virali, comprese le infezioni da Coronavirus, sono ormai note per la loro azione di diminuzione delle risorse di NAD+ cellulare.”
  • “Molti enzimi NAD+-dipendenti, compresi i membri delle famiglie delle sirtuine e delle poli-ADP-ribosio polimerasi (PARP), mostrano potenti attività antivirali."
  • “Diversi composti e molecole che aumentano il NAD+ e che agiscono sugli enzimi che producono o consumano NAD+ sono in fase di sviluppo clinico come potenziali farmaci antinfiammatori o antivirali.”

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